Drammaturgo inglese. Terminati gli studi iniziò un'attività
commerciale alternando tuttavia questo lavoro all'
hobby del teatro che
egli coltivava già da quando frequentava le scuole. Aveva ventisette anni
quando una compagnia di dilettanti mise in scena un suo lavoro in un atto
intitolato
It's Only Round the Corner (È solo dietro l'angolo),
lavoro che non ebbe grande fortuna. A questo seguì, quattro anni dopo
(1882),
The Silver King (Il re d'argento) scritto sulla falsariga dei
melodrammi francesi dell'epoca, che gli diede il primo successo teatrale.
Seguendo anche il consiglio di alcuni critici abbandonò allora il
commercio per occuparsi interamente di teatro; abile nella descrizione dei suoi
personaggi, padrone di un'efficace tecnica scenica, aperto alle tendenze sociali
del suo tempo,
J. ebbe nuovamente occasione di affermarsi con
Saints
and Sinners (Santi e peccatori) nel 1884 e con
Michael and His Lost
Angel (Michele e il suo angelo perduto) (1896). In ambedue queste opere
J. fu apprezzato più che altro per la sua spregiudicatezza nel
toccare gli agomenti religiosi. Più spontanea e quindi più
pregevole è la sua commedia brillante
The Liars (I bugiardi) del
1897 (Grandborough 1851 - Londra 1929).